Fusione acciaio
Attraverso l’utilizzo di energia elettrica e chimica il rottame una volta reso liquido viene trasferito in un idoneo contenitore chiamato Siviera, conferendo le caratteristiche chimiche richieste a seconda della qualità richiesta dal cliente tramite opportuni additivi.
La pianificazione delle attività produttive garantisce che queste vengano svolte in condizioni controllate, nei modi e nelle sequenze specificate. Tutte le attività sono definite mediante procedure scritte e sono predisposte istruzioni scritte per l’esecuzione delle prove, dei controlli e dei collaudi.
Tali procedure definiscono le modalità operative per la produzione, per l’utilizzo ed il controllo delle apparecchiature, nonché i criteri da adottare per tutte le lavorazioni e produzioni.
Per garantire l’osservanza di sequenze operative standardizzate e quindi il raggiungimento dei livelli di efficienza desiderati la fabbricazione dell’acciaio è regolamentata da procedure che definiscono le modalità di gestione del programma di produzione, di collaudo e di certificazione dell’acciaio.
La produzione di ogni tipo di acciaio è ottenuta secondo le metodologie contenute in una scheda tecnica di fabbricazione con l’indicazione dei parametri fondamentali quali denominazione acciaio e norma di riferimento, composizione chimica, composizione standard della carica, istruzioni specifiche di fabbricazione.
La fusione avviene in un forno elettrico ad arco la cui marcia è controllata da un programmatore di fusione.
Per giungere alla composizione chimica desiderata dell’acciaio, durante lo spillaggio vengono aggiunti in siviera additivi e ferro-leghe tramite un impianto automatico.
L’affinazione si conclude in LF dove avviene il trattamento di metallurgia secondaria con insufflazione di azoto e/o argon al fine di ottenere l’omogeneità della composizione chimica raggiungendo le caratteristiche chimiche previste dalle specifiche interne.